Regia: Francesca Comencini 
Soggetto: tratto dall'omonimo romanzo di Valeria Parrella 
Sceneggiatura: Francesca Comencini, Federica Pontremoli 
Attori: Margherita Bui, Salvatore Cantalupo, Guido Caprino, Maria Paiato, Gaetano Bruno, Antonia Truppo, Giovanni Ludeno 
Fotografia: Luca Bigazzi  
Montaggio: Massimo Fiocchi 
Produzione: Fandango 
Distribuzione: 01 Distibution 
Paese: Italia 2009 
Genere: Drammatico 
Durata: 98 Min

Maria aspetta una bambina: non è incinta, ma, in bilico fra vita e morte, aspetta lo stesso. Aspetta che sua figlia nasca, o muoia: nata prematura, respira dentro lo spazio bianco di una piccola incubatrice. Maria ha  poco più di quarant'anni, vive a Napoli e lavora come insegnante in una scuola serale: abituata a fare affidamento esclusivamente sulle proprie forze e a decidere con piena autonomia della propria vita, si ritrova legata indissolubilmente a Irene e a vegliare giorno dopo giorno sulla sua vita. Si costringe ad escludere il mondo intero e si chiude in una bolla di solitudine, imprigionandosi nello spazio bianco dell'attesa e, sola, passa lunghe giornate con le mani sull’incubatrice. E' necessario che Maria salvi se stessa per riuscire a salvare la bambina: alla fine permette al mondo di irrompere nuovamente nella sua esistenza e si concede il privilegio di ritornare a vivere.

                     ...vederlo perché...

 Perché si comprende l’importanza di aspettare un bambino insieme e ci si trova a dare un particolare valore alla figura paterna: come sottolinea un’altra madre bloccata nello spazio bianco dell’attesa, non è la donna ad essere incinta, sono una donna e un uomo ad essere “incinti”. Perché, con l’eccezionale interpretazione di Margherita Buy, ci si emoziona a vedere la forza e, contemporaneamente, la disperazione di una donna, che, inaspettatamente, dona la vita, si trova madre ed è orgogliosa di esserlo, pur essendo intrappolata nell’attesa. Perché lo sfogo che Maria ha al telefono con il suo amico Fabrizio, stringe lo stomaco e racchiude in poche parole il valore di essere madre. Madre e donna.

Rachele