Prezzo: 17,50 
Dati: 2009, 160 p.,rilegato 
Editore: Mondadori(collana Scrittori italiani e stranieri)



Difficile parlare di un libro così complesso e ricco di riflessioni, dove un sorriso si alterna a profonde, talvolta amare, riflessioni sulla vita e sulla morte: pennellate di autobiografia, la storia di una famiglia, il rapporto complesso e complicato con una madre affetta da un’ansia ossessiva. Quando la scomparsa del genitore non lascia un piccolo orfano ma un orfano adulto, tutto si vive con una consapevolezza diversa e si comprende che il suo amore, giusto o sbagliato che sia stato, ci accompagnerà per tutta la vita. Il dolore dell'orfano adulto non è meno intenso: il testo di Daria Bignardi scava in questo dolore, lo analizza, lo racconta, lo scandaglia in ogni piega più o meno evidente. La morte di un genitore ci fa sentire parte di una storia di famiglia, di un mondo, di una genealogia, addirittura di un periodo storico, narrato dalla Bignardi con leggere parole e soffici pensieri.

                             ...un assaggio...


“Questo è la morte, oltre alla mancanza di chi non c’è più: è la vita, con tutti i suoi ricordi. E amore. Tutto l’amore che ci se ne va ci ha dato, buono o cattivo che sia stato. Per quello soffriamo tanto quando ci muoiono i genitori: sappiamo bene che nessuno ci amerà mai più così. Ci piangiamo addosso, meschini. Se muoiono di malattia è un’agonia. Se muoiono improvvisamente una sciabolata nel cuore. Ti manca un pezzo e non ci puoi credere che potrai vivere senza il loro sguardo addosso. Capisci che l’unica cosa che conta nella vita è l’amore che puoi dare a chi te lo chiede, che siano i figli, i nonni o la prima persona che incontri per la strada. Che essere gentili e pazienti conviene, perché quello che non abbiamo dato pesa più di qualunque cosa possiamo aver perso: tempo, divertimento, riposo. Ti illudi che ora che l’ hai capito passerai il resto della vita ad amare gli altri. Forse lo farai. Forse no.”


Una scrittura semplice e diretta: un raccontare qualcosa di opprimente con la leggerezza di una carezza. Difficile non riflettere, leggendo la storia di una donna che si mette a nudo e tira fuori i timori, le paure, i sentimenti: forse lo faremo. Forse no.


Rachele

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